ph Alessadro Bartoletti 
Courtesy the artist.


POEMS (you wander the island)

project by Aurelio Di Virgilio
performers: Lucrezia Palandri, Aurelio Di Virgilio 
dramatug:  Elena Giannotti
artistic and drammaturgical support: Paola Granato
cunsultancy: Massimiliano Barachini
music: Ivano Pecorini
light design: Massimiliano Calvetti
styling and costumes: Giulia Geromel / Marco Rambaldi
poems: Allison Grimaldi Donahue
critical text: Marta Federici

executive production: Atelier delle arti - Livorno
co-production: Pilar Ternera

research process: Più Erbacce / CIMD - Milano, Ricercax - Lavanderia a Vapore
with the support of  
Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello
- CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro); SpazioK.Kinkaleri - Centro di Residenza Regionale; 
Ariella Vidach AiEP - Residenza NAOcrea24; DiDstudio - Programma NAO24;
Cango - Compagnia Virgilio Sieni. 

selected for FONDO2023, Santarcangelo Festival, curated by Tomasz Kireńczuk. (Shortlist)

 

POEMS è una performance ideata per far convivere corpi umani e non umani — sotto forma di calchi in argilla ed elementi scenici — con l'obiettivo di ripensare le ecologie delle relazioni e affrontare questioni legate alla soggettività e alla vocalità. Il cuore dell’indagine è la dedica: un linguaggio profondo e allucinato capace di evocare amori, delusioni e illusioni che aspirano a una persistenza. Oscillando tra versi invisibili, i corpi si aprono a una visione tesa su metriche alternate. Il tempo della poesia diventa il tempo dell’azione, frantuma il frammento e resiste al fluire dei movimenti, seguendo il componimento poetico scritto per l’occasione da Allison Grimaldi Donahue (poetessa e traduttrice). Come in una dedica che sopravvive, il corpo attraversa un sentiero per ascoltare, guardare, parlare e mentire.

POEMS is a performance designed to bring together human and non-human bodies — in the form of clay casts and scenic elements — with the aim of rethinking the ecologies of relationships and addressing issues related to subjectivity and vocality. The core of the investigation is the dedication: a profound and hallucinatory language capable of evoking loves, disappointments, and illusions that aspire to persistence. Oscillating between invisible verses, the bodies open up to a vision stretched over alternating metrics. The time of poetry becomes the time of action, shattering the fragment and resisting the flow of movements, following the poetic composition written for the occasion by Allison Grimaldi Donahue (poet and translator). Like a dedication that survives, the body traverses a path to listen, look, speak, and lie.


Agenda

20 - 21. 09 2024 Fabbrica Europa Festival, Florence
03.11.2024 Racconti di altre danze Festival, Livorno





For more info about Poems:
aureliodivirgilio@gmail.com



Courtesy Interazioni Festival, Roma

ph Carolina Farina



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Magnetic.
the dreamlike: animated vision of possesed armes waving comvulsively while
his legs buckle in  rhythmic pliés. It’s a captivating loop with variation on the theme, when it stops, dramaturgically the piece unravels, before coming back together with a new persepective in the finale. 

Magnetico.
Un sogno frenetico e onirico, con le braccia scatenate che si agitano in onde spasmodiche mentre le sue gambe cedono a plié ritmici. Il loop è coinvolgente nelle sue variazioni sul tema, ma quando si ferma, l'opera si svela drammaturgicamente, solo per ricomporsi in un nuovo orizzonte nel finale.


Maria Luisa Buzzi
Danza&Danza


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Jeplane is a work built with precise writing and clear coordinates, leaving no room for indecision. Yet, through this precision, it evokes the indistinct, the fantastical, the magical. Evidence of this lies in the fact that a pared-down work, devoid of melodrama, does not hesitate to use every tool (light, scenographic inventions, materials like the white powder scattered on the ground in the finale under the spotlight, the incisive closing) that speaks to
the intuition and skin of the viewer.


Jeplane è un lavoro costruito con scrittura e coordinate nette, senza concessioni all’indecisione. Eppure risulta, attraverso questa precisione, capace di evocare l’indistinto, il fiabesco, il magico; ne è prova il fatto che un lavoro asciutto, senza melodramma, non esita a usare tutti quegli strumenti (la luce, la trovata scenografica, l’uso di materiali come la polvere bianca, gettata a terra sul finale sotto il fascio luminoso, la chiusa icastica) che parlano all’intuizione e alla pelle di chi guarda.


Carlo Lei 
Limina Teatri

Jeplane

(2022 )


project by Aurelio Di Virgilio
co-produced by Atelier delle Arti - Livorno, Il Mutamento, Torino, Pilar Ternera- Livorno
executive production Pilar Ternera - NTC
music Ivano Pecorini
lights Massimiliano Calvetti
styling and costumes Giulia Geromel / Marco Rambaldi
dramaturgical consultancies : Massimiliano Barachini, Elena Giannotti
thanks to Clarissa B, Jolanda DV, Paola G, Andrea M.




JEPLANE è spinto dal desiderio di ricostruire le dinamiche che si scatenano davanti a un paesaggio.
L’orizzonte, l’appiattimento del mondo in una linea, il sentimento del futuro. Le proprietà specifiche di questo territorio sono instabilità e iridescenza. Vedere un orizzonte insieme è gettare gli occhi altrove, permettendosi di dire cose mai pensate, forse di non dire nulla.
In un set delicatamente artificiale che richiama un’ambientazione intima, Aurelio getta il corpo all'interno di architetture immaginate che provengono dalla propria interiorità preparandosi a costruire uno sguardo limpido, complesso e umido di storia.
JEPLANE si presenta a tutti gli effetti come il luogo dei legami impossibili, invisibili, interrotti.

"Per questa occasione ho trovato degli occhi nuovi"

JEPLANE was born from the desire to reconstruct the dynamics that are unleashed in front of a landscape: the horizon, the flattening of the world into a line, the feeling of the future.
The specific properties of this territory are instability and iridescence. 'otherwise is to cast your eyes elsewhere, allowing yourself to say and to think things you never thought about, perhaps not to say anything. In a delicately artificial set that seems an intimate setting, Aurelio throws his body into imagined architectures that come from his own interior, preparing to build a clear, complex and humid gaze. JEPLANE appears as the place of impossible, invisible, interrupted bonds.

"For this occasion I found new eyes”


Agenda 

03.10. 2024 Spazio Rossellini - Interazioni Festival, Rome 
15.09.2023 Teatro dell’Accademia - PERFORMATIVE03, MAXXI L’ Aquila
17 - 08.2023 San Bonaventura - Bmotion Festival, Bassano del Grappa
09 - 10.10.2022 Nuovo Teatro delle Commedie - Racconti di altre danze Festival, Livorno 

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For more informations about JEPLANE:
aureliodivirgilio@gmail.com


Installation view Pasquarosa Phenomenon, 2021.
Courtesy Fondazione Nicola del Roscio - La Fondazione, Rome.

Ph Cecilia Lanzarini.


Pasquarosa Phenomenon

(2021 )


project by Aurelio Di Virgilio
in conversation Pier Paolo Pancotto

music Ivano Pecorini
La Fondazione - Fondazione Nicola del Roscio - Roma 
On occasion of the exhibition Claire Fontaine | Pasquarosa | Marinella Senatore 




Una selezione di artisti, diversi per formazione , sensibilità e linguaggio, si ritroverà nella sede de La Fondazione per offrire la propria testimonianza sul rapporto instaurato idealmente con Pasquarosa e le riflessioni condotte su di lei, come donna e autrice. Tale testimonianza permetterà di gettare uno sguardo su una porzione del panorama contemporaneo, ponendolo in dialogo virtuale con quello vissuto da Pasquarosa.


A selection of artists, different in sensitivity and language, will meet at La Fondazione in Rome, to offer their testimony on the relationship established with Pasquarosa and the reflections generated on her as a woman and author. This event will allow us to glance a portion of contemporary panorama, placing it in virtual dialogue with the artistic panorama lived by Pasquarosa




Fondazione Nicola del Roscio - La Fondazione, 2021.

Ph Cecilia Lanzarini.


© Aurelio Di Virgilio -  2024